Cos’è e come funziona l’Ecobonus

L’ecobonus è una detrazione fiscale prevista per sostenere le spese effettuate per il miglioramento energetico degli immobili, riconosciuta anche per le spese sostenute nel corso del 2023. Nel caso di finestre ed infissi, è possibile beneficiare di uno sconto IRPEF pari al 50% del costo sostenuto. Venuta meno la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura, l’ecobonus torna ad essere fruibile esclusivamente mediante detrazione fiscale. L’importo totale dell’ecobonus sugli infissi è suddiviso in 10 anni, con dei rimborsi annuali di uguale importo e con un limite massimo di spesa pari a 60.000 euro.

Chi può usufruire dell’Ecobonus

L’ecobonus può essere usufruito da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale intendono effettuare lavori finalizzati al risparmio energetico. Più precisamente, i contribuenti che potranno beneficiare della detrazione fiscale sono:

  • Le persone fisiche (tra cui titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini, inquilini, persone che hanno l’immobile in comodato);
  • I contribuenti che percepiscono un reddito d’impresa;
  • Le associazioni tra professionisti;
  • Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
  • Non sono ammesse in detrazione le spese sostenute in corso di costruzione di un nuovo immobile.

come richiedere l’Ecobonus

Per poter richiedere l’ecobonus è fondamentale conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, tra cui fatture e ricevute fiscali; effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario (parlante) o postale da cui risultino:

  • La Causale del versamento: “Detrazione del 50% ai sensi dell’art. 16/bis del DPR del 22 Dicembre 1986 n. 917 e successive modifiche”;
  • Il Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

In seguito, e comunque entro 90 giorni dal termine degli interventi, è necessario presentare la comunicazione ENEA, collegandosi al seguente link https://detrazionifiscali.enea.it/
Bisognerà quindi inviare all’ENEA i seguenti dati:

  • Dati anagrafici del beneficiario;
  • Informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
  • Tipologia di intervento.

Ecobonus e infissi

Tutto ciò che permette di avere un miglioramento termico dell’edificio rientra nella detrazione. Più precisamente, rientrano nel bonus:

  • Gli infissi esterni (porte e finestre);
  • Le porte d’ingresso;
  • Persiane, avvolgibili, cassonetti e scuri, ammesso che la loro sostituzione avvenga insieme a quella delle finestre;
  • Le zanzariere;
  • Le tende da sole, a patto che il loro orientamento non sia ovviamente verso nord.

Con l’ecobonus del 50% su infissi e serramenti e l’entrata in vigore della normativa, è cambiata anche la disciplina circa la trasmittanza termica, in termini di valori minimi che devono essere rispettati nella sostituzione di infissi, serramenti e finestre. La trasmittanza termica è la grandezza fisica che misura la quantità di potenza termica scambiata da un materiale (o un corpo) per unità di superficie e unità di differenza di temperatura. Più semplicemente, essa definisce la quantità di calore che passa attraverso un serramento. L’Italia è divisa in sei zone climatiche, dalla A alla F. Partendo dalla zona A, dove il limite di trasmittanza termica è 2,6, si raggiungere la zona F, che ha una trasmittanza termica di 1,0 per metro quadrato per Kelvin. Per rendervi tutto più chiaro, potete seguire la seguente tabella:

Per poter usufruire delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica bisogna scegliere finestre isolanti secondo la zona climatica in cui verrà effettuato l’intervento, e osservare i rispettivi massimali di spesa riportati di seguito:

Cos’è e come funziona il Bonus Ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione, previsto dall’art. 16-bis del Dpr 917/86, può essere usufruito da chi effettua lavori di manutenzione in condominio o in edifici singoli. Di norma, il bonus consiste in una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo di 48 mila euro per unità immobiliare. Tuttavia, dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024, la detrazione è stata elevata al 50% e deve essere ripartita in 10 quote annuali di uguale importo con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro (Legge di Bilancio 2022). In alternativa alla detrazione, fino a dicembre 2024, su tutte le spese sostenute per la ristrutturazione, è possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Tuttavia, con il decreto-legge 11/2023, è possibile richiederli solo nel caso in cui si sia avviato la procedura autorizzativa comunale prima del 17 febbraio 2023.

Chi può usufruire del Bonus Ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione può essere usufruito da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non in Italia. In particolare, hanno diritto alla detrazione i seguenti soggetti:

  • Il proprietario o il nudo proprietario;
  • Il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • L’inquilino o il comodatario;
  • I soci di cooperative divise e indivise;
  • I soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
  • Il condomino, nel caso di interventi su parti comuni degli edifici.

Purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, hanno diritto alla detrazione anche:

  • Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Come richiedere il Bonus Ristrutturazione

Per richiedere il bonus ristrutturazione è necessario inviare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione con raccomandata A.R. contenente le seguenti informazioni:

  • Generalità del committente dei lavori e la loro ubicazione;
  • Natura dell’intervento da realizzare;
  • Dati identificativi dell’impresa esecutrice dei lavori;
  • Data di inizio dell’intervento.

Per poter richiedere il bonus è inoltre fondamentale conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, tra cui fatture e ricevute fiscali; effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario (parlante) o postale da cui risultino:

  • La Causale del versamento: “Detrazione del 50% ai sensi dell’art. 16/bis del DPR del 22 Dicembre 1986 n. 917 e successive modifiche”;
  • Il Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.